Il mago del pesce incanta con la lista dei vini

MackerelsgombriCerchietto blu sul calendario alla data del 24 giugno: abbiamo conosciuto "Il Mago del Pesce", Damiano Proni, e ci ha insegnato come si compila una carta dei vini al ristorante.
Se vi trovate dalle parti di Ravenna o dei Lidi Ferraresi ricordatevi di dedicare una sosta a questo locale, in località Sant'Alberto. A cena come a pranzo (sembra esista un menù dimensionato sulla "pausa pranzo" dei lavoratori nomadi) vi ritroverete in un piccolo locale, climatizzato, abbastanza confortevole, sobrio ed essenziale (magari le luci potrebbero essere un po' meno da pizzeria industriale), completamente dedicato al pesce: innanzi tutto di stagione e dell'Adriatico e delle zona della Valli di Comacchio, dalle quali questo ristorantino dista pochissimi chilometri. La carta dichiara in maniera chiara la provenienza (il fritto di calamari, per es., si avvale dell'apporto di materia prima proveniente dal Marocco, mentre tutto il resto proviene dai nostri mari). Ovviamente i protagonisti assoluti sono il Pesce Azzurro e l'Anguilla, proposti in varie modalità. Essendo tutta la cucina realizzata a partire dal momento del vostro ordine alla moglie di Damiano Proni (sorry, ci è sfuggito il nome...), sistematevi comodi per un'attesa più lunga del normale, ma ne vale la pena.

Ad Aristide è subito piaciuta la carta dei vini: orientata a vini entro la fascia di prezzo 10-15 Euro, con pochissime eccezioni oltre questa soglia. E poi la sua struttura: ripartizione delle proposte per tipologie di vino e regioni d'Italia, con indicazione completa del produttore, denominazione d'etichetta, alcool dichiarato in etichetta, prezzo a bottiglia e, per circa il 90% dei vini in lista, prezzo al calice. Infine, ogni etichetta in lista è corredata da una breve indicazione per l'accompagnamento con i cibi proposti dalla carta del ristorante. Semplice, chiara da leggere, ben articolata nelle proposta da tutta Italia, efficace. Da imitare al più presto, signori ristoratori.

Seguendo i consigli della carta abbiamo accostato ad una strepitosa "Grigliata Azzurra" (presentata su una piccola griglia con uno sgombro e numerosi altri componenti della famiglia del Pesce Azzurro di varia taglia) il BiancoSesto 2005 Colli Orientali del Friuli DOC, La Tunella, Ipplis (GO), l'azienda rilanciata dagli eredi di Livio Zorzettig. Basato su Tocai Friuliano e Ribolla Gialla (50%-50%), viene fermentato in botti di rovere di Slavonia e affinato in acciaio. Un vino interessante e ben "sincronizzato" con i radicali liberi, l'Omega-3, l'Omega-6 e i grassi polinsaturi del Pesce Azzurro (sic!), proposto a 15 Euro che, insieme ai 9 Euro della "Grigliata Azzurra", fanno una gran bella combinazione di prezzo/qualità.
Il conto finale della cena (10 persone che non si sono negate nulla!) ha sfiorato ma non superato i 40 Euro.

Complimenti.

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La foto di questo post:
- sgombri dell'Atlantico (Scomber scombrus, mackerel in inglese, maccarello in altre parti d'Italia) ritratti nel British Marine Life Study Society.

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