Trentino, silenzio e botti

In rete ribolle un dibattito di una certa qualità. Dopo l'uscita di Fabio Piccoli - uno dei "4 saggi" nominati dalla Provincia di Trento per formulare uno scenario di soluzioni per la crisi della filiera vitinicola trentina - riportata in anteprima qui su Aristide (grazie al lettore Angelo!), è partita una serie di interventi a cura di Franco Ziliani (Vinoalvino.org), Angelo Peretti (InternetGourmet.it) e Lorenzo Biscontin (ex direttore marketing di Santa Margherita, sul suo blog biscomarketing.it). L'oggetto riguarda la cosiddetta "trentinizzazione del Pinot Grigio".

Non molti i commenti a seguire, come al solito la filiera "gira al largo" quando si parla di certe questioni. Ma interessanti le questioni affrontate, anche se non proprio nuove per gli appassionati del genere.

La sensazione di Aristide è che si sia partiti da una imprecisa interpretazione giornalistica delle parole di Piccoli, per arrivare a un dibattito virtualmente serio, rigorosamente limitato alla sola rete dei blog. Insomma, una cosa tipicamente italiana.

Per noi consumatori-contribuenti resta la curiosità di sapere cosa mai avranno concepito i "4 saggi" al termine del loro incarico. Se lo chiede anche un consigliere provinciale di Trento, Pino Morandini (PDL), nell'interrogazione n. 3180 al presidente del Consiglio Provinciale, depositata il 13 luglio scorso. E' ancora il silenzio la miglior attesa sulle ricette dei saggi.

Mentre la grancassa dei media locali si distrae e intrattiene con i risultati di bilancio della Ferrari F.lli Lunelli: +10% il fatturato 2010 (€54 milioni), +55% l'utile netto (€6,9 milioni - qui maggiori dettagli). Complimenti.

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