Vinitaly 2008, manuale di sopravvivenza 3.0

Dsc00878_2Una settimana al Vinitaly 2008 e molti di voi si stanno sicuramente preparando a visitare la fiera vinicola, a Verona dal 3 al 7 aprile.
Sulla scorta dell'esperienza, Aristide, come già fece nel 2006 e 2007 (sono dunque alla versione 3.0 - e diffidate delle imitazioni), vi propone alcune indicazioni per visitare e affrontare al meglio la più importante rassegna del vino in Italia.

Premetto che un giorno è a malapena sufficiente per avere un'idea esaustiva dell'evento, sarebbe opportuno organizzarsi per almeno due giorni di visita. Certo, il costo del biglietto è certamente impegnativo (qui i prezzi, c'è uno sconto se li comprate online), come pure problematico sarà trovare un posto per dormire a Verona o immediati dintorni. In base al vostro budget, potrete in ogni caso organizzare una visita interessante al Vinitaly.

Vinitaly_2008_logoLogistica
In assoluto, i giorni migliori per visitare il Vinitaly sono il giovedì (3.4) e il venerdì (4.4): sono giorni riservati agli operatori e la calca tra gli stand è ancora sopportabile, mentre gli operatori agli stand sono ancora "freschi"... Va considerata la situazione non solo all'interno della Fiera, ma anche all'esterno: parcheggi, logistica per chi arriva a piedi, ecc. Qui maggiori informazioni.

Niente fretta
Risolto il problema del biglietto e dell'ingresso in Fiera, occorre provvedere alla "predisposizione alla visita". Solo un visitatore dilettante e sprovveduto si butterebbe nella mischia attaccandosi al primo bicchiere disponibile che trova. Aristide vi consiglia un utile e interessante "riscaldamento" cominciando dal padiglione che ospita il SOL 2008, il Salone dell'Olio d'Oliva Vergine ed Extravergine. Approcciare il vino partendo dall'olio è un'ottima strategia per affrontare il Vinitaly. Predisporrerete il vostro stomaco a un ottimale assorbimento dell'alcol e, soprattutto, degusterete olii provenienti da tutte le regioni italiane e dai principali paesi mediterranei.
Come orientarsi? Se non siete molto pratici di olio, fate come Aristide: cominciate dai produttori facilmente individuabili perchè espongono il diploma del SOL d'Oro, il concorso che premia i migliori olii dell'anno. Li distinguerete per i Diplomi di "Vincitore" o "Gran Menzione" nelle varie categorie previste, che tutti i produttori espongono in bella vista. Dopo di chè, osate e prendetevi i vostri rischi, in base alle vostre preferenze, pregiudizi, intuizioni...

Avete un piano? Procuratevi anche un piano di riserva
Non intendo darvi alcuna indicazione su come pianificarvi la visita, ovvero quali produttori approcciare o quali vini scegliere da degustare. Potreste ispirarvi a molti criteri:

  • il territorio (i padiglioni sono principalmente ripartiti per regioni e aree territoriali - qui la mappa);
  • la progressione: cominciare dalle bollicine per proseguire fino ai passiti...;
  • tipologie di vostro interesse (Spumanti, Bianchi, Barolo, Supertuscans, Passiti, ecc.).

Sappiate che in ogni caso sarà ben difficile rispettare il vostro piano originale. Ogni produttore vi tenterà con qualche assaggio particolare, che inevitabilmente vi porterà fuori dal vostro percorso ma, con un po' di fortuna, vi ripagherà con qualche scoperta interessante e inaspettata.
Per la pianificazione della visita potrete avvalervi del catalogo degli espositori online. Il servizio "My Tour" non è più attivo: peccato, era un ausilio alla pianificazione della visita molto utile... ma gli organizzatori hanno soppresso lo strumento online. Peccato.

Aristide vi consiglia caldamente di concentrare l'interesse su produttori che difficilmente potreste visitare o conoscere durante l'anno, quindi scegliete produttori di regioni o tipologie per voi normalmente non accessibili e osate qualche visita presso i (non molti) produttori stranieri del Nuovo Mondo presenti al Vinitaly.

Img_2618 Mangiare al Vinitaly
A un certo punto della giornata si porrà il problema: dove e cosa mangiare? Aristide raccomanda una sosta in uno dei ristoranti della Cittadella della Gastronomia. Si tratta di proposte di enogastronomia regionale realizzate da ristoranti ricreati al di sotto di tendoni (non si tratta di catering, ci sono delle vere e proprie cucine nel retro). Sono tutte ottime opportunità per pranzare (di solito abbastanza bene e a cifre spesso interessanti) e riposarsi dalle fatiche della visita, senza peraltro sospendere le degustazioni. Occorre però affrettarsi a riservare il tavolo: pertanto, appena entrati al Vinitaly fate un salto all'area della Cittadella della Gastronomia, date un'occhiata ai menu, fate la vostra scelta e riservate il tavolo. Potreste anche riservare telefonicamente (sul sito del Vinitaly è scomparso il link con il dettaglio dei ristoranti e numeri telefonici...), ma vi consiglio di dare sempre uno sguardo di persona al menu e al prezzo.

Come approcciare i produttori che espongono
Prima di tutto non dimenticate mai che gli espositori spendono fior di quattrini per essere presenti al Vinitaly. Il loro primo scopo è vendere: quindi la loro attenzione è sempre concentrata sui clienti della cosiddetta filiera (distributori, buyer, importatori, enoteche, ristoratori, ecc.) e sui numerosi rappresentanti della stampa e media in generale. Quindi abbiate un po' di pazienza e comprensione se li vedete impegnati con operatori vari.
Una volta guadagnata l'attenzione qualificatevi per quello che siete: consumatori finali! Anche voi avete pagato la vostra parte di Vinitaly e siete lì per degustare i vini del produttore, per conoscere lui o lei, stabilire un primo e cortese rapporto di interesse, che potrebbe sfociare nel tempo - grazie al Vinitaly - in un amore per la vita...

Si, perchè i consumatori sono i veri destinatari di tutti gli sforzi degli operatori presenti al Vinitaly. Pertanto, non dovreste avere problemi ad avere accesso all'attenzione del produttore (molti di loro sono molto attenti alle reazioni dei consumatori in fiera). In caso contrario, doveste mai incontrare risposte del tipo "ci spiace, serviamo solo i nostri clienti o gli operatori", Aristide vi prega di non fare polemiche, ma di segnarvi sul taccuino il nome del produttore e ricordarvelo la prossima volta che dovete decidere il vino al ristorante o in enoteca.
Ricordate poi che non siete in un winebar o al ristorante, non potete pretendere di essere serviti con la medesima cura o di farvi servire cibo e libagioni varie in abbondanza.
Se i vini degustati vi sono piaciuti, non dimenticate mai di chiedere dove li potrete acquistare nella vostra città e a quali prezzi: è un piccolo test che funziona sempre e rivela molte cose sulla trasparenza del produttore e la sua preparazione e serietà commerciale. Infine, vi prego caldamente, chiedete se i vini sono acquistabili online direttamente sul sito della cantina o se hanno un blog...

Vinitaly_2006_03 Cultura del vino, compratevi almeno un libro
Il Vinitaly è la migliore libreria specializzata sul mondo del vino. L'occasione è tale che non va assolutamente mancata.
Molti editori praticano sconti-fiera particolarmente interessanti, come pure avrete la possibilità di abbonarvi a riviste di settore che nemmeno sognavate esistessero. In generale, i venditori più organizzati accettano pagamenti con carte di credito o Bancomat, ma alcuni hanno sempre "il terminale rotto" o "scollegato", perciò premunitevi di contante.

Brunello taroccato? Si, forse, no, chissà

Microfiche: Régnard Chablis Grand Régnard

Microfiche: Régnard Chablis Grand Régnard