A Rapallo, tra nuovi nati e vecchie conoscenze

Excelsior_2_2Innanzi tutto la notizia lieta: lunedì 4 giugno, durante il "TigullioVino.it Meeting 2007" di Rapallo (GE), hanno visto la luce, pressochè contemporaneamente, Viola Ronco e Alex Paglia. La "coppietta" arricchirà la vita degli amici Filippo Ronco e Gianpaolo Paglia (e rispettive famiglie, ovviamente). Le inevitabili responsabilità derivanti da questi due eventi hanno tenuto Ronco (quasi del tutto) e Paglia (del tutto) lontani dal salone del Palace Excelsior. Qui, una novantina di produttori e numerosi visitatori si sono accalcati per quasi una giornata intera intorno ai vini selezionati per la terza edizione di questo sempre più importante ed interessante evento. Sì, a mio parere, il "TGV Meeting" travalica l'interesse meramente regionale (inteso come ligure) e si candida come uno dei migliori eventi italiani per qualità dell'organizzazione e cura nella selezione delle aziende invitate.

120_meeting_2007 Liquidate così le lodi a Filippo Ronco, l'organizzatore, e a tutto il suo staff, passiamo agli aspetti principali di questo "meeting": i frequentatori ed i vini. Circa il primo argomento, il TGV Meeting sta diventando il luogo di ritrovo di molti comunicatori che, a vario titolo, esprimono su Internet - nei wine blog o nei news group, forum o altri siti tradizionali - le variegate modalità della comunicazione interattiva del mondo del vino italiano. Aristide ha partecipato anche all'edizione del 2006, e vi posso assicurare quanto sia evidente questa caratteristica dell'evento. Nelle due edizioni sono passati quasi tutti i protagonisti di questo fenomeno, e non poche sono state quest'anno le "facce nuove". Non farò nomi per evitare l'auto-referenzialità potenziale da wine blogger, ma molti produttori presenti potrebbero farvene.

Chiuso anche questo capitolo, passiamo ai vini. Pochi giorni fa ho pubblicato l'elenco ufficiale dei produttori presenti e dei vini segnalati con le menzioni di “Eccellenza”, “Qualità / Prezzo” e “Aziende del cuore”.

Avrei ben poche cose da aggiungere a questa selezione. Forse alcune segnalazioni che, a titolo esclusivamente personale, hanno colpito la mia attenzione:

  • Poggio Argentiera (Toscana)
    Morellino di Scansano Doc Capatosta 2004 - Vino dell'Anno 2007
    Il migliore di tutti, secondo la redazione di TigullioVino.it. Aristide conferma il giudizio, entusiasta... Complimenti.
  • Branchini (Emilia Romagna)
    Albana di Romagna Docg Passito 2004  - Premio Eccellenza IHV 2007
    (premio assegnato dal newsgroup it.hobby.vino, ndr.)
    Assoluta sorpresa, anche se di Albana di Romagna versione Passito mi capita spesso di assaggiarne. A Rapallo il produttore ha portato l'annata 2005: molto buono! Lo trovate in enoteca a circa €17,00.
    Branchini Pignoletto 2006
    Premio miglior etichetta della rassegna (qui a lato), assegnato informalmente da Aristide. Per il resto, non potendo pretendere troppo da vini estratti da questo vitigno, vi segnalo anche il vino: persino aromatico, fermo, onestissimo. Ve lo aggiudicate in cantina a circa €6,00.
  • Cà Rugate (Veneto)
    Troppo facile parlar bene del Soave Classico Doc Monte Fiorentine 2006, un assoluto punto di riferimento tra i bianchi di Soave e Monteforte d'Alpone.
    Aristide aggiunge una menzione particolare per
    La Perlara Recioto di Soave DOCG 2005
    da uva Garganega al 100%, un'ottima interpretazione in circa 10.000 bottiglie. Bravi.
  • Tenuta Grillo (Piemonte)
    Igiea Barbera d'Asti DOC 2003
    Pecoranera Monferrato Rosso DOC 2003
    Quest'ultimo da uve Freisa e contributi di Dolcetto, Barbera e Merlot.
  • Tenuta I Quaranta (Piemonte)
    Dalla progettazione di automobili, una quarantenne troppo spiritosa per essere un ingegnere meccanico passa agli studi agrari ed enologici. Il "salto carpiato" riesce, eccome se riesce, a giudicare dal suo
    Dorato Passito 2004
    da uve Moscato di Alessandria. Forse lo trovate ancora, a circa €12,00 più IVA per la bottiglia da 0,50 l., in cantina.
  • La Stoppa (Emilia e Romagna)
    Elena Pantaleoni è sempre un piacere incontrarla e scambiare con lei due parole sul vino. Tutti gli amici presenti premevano per assaggiare
    Ageno Emilia IGT 2005
    da uve Malvasia di Candia (60%), Ortrugo e Trebbiano (insieme al 40%). E' uno dei campioni della produzione da uve biodinamiche in Italia.
    Lastoppavigna_del_volta Macera per circa un mese sulle proprie bucce, con lieviti indigeni e senza l'apporto di anidride solforosa aggiunta. Poi passa circa 6 mesi in acciaio e circa 6 mesi in barrique di rovere francese che ci assicurano essere usatissime. Infine, non viene filtrato. A parte il colore di una bellezza non riproducibile con le parole, per il resto questa annata 2005 non mi ha entusiasmato. Mi interesserebbe attendere un paio d'anni e rimettere alla prova questo vino. Forse necessita di una maggiore permanenza in cantina prima di affrontare il periglioso mercato aperto? Provatelo e parliamone. Lo trovate a circa €15,00 in enoteca.
    Vigna del Volta Colli Piacentini Malvasia Passito 2005
    Ancora Malvasia con un 20% di Moscato. Appassimento per 15 giorni al sole sull'aia, spremitura con torchio manuale, 10 mesi nelle barrique (ancora di rovere francese, usatissime). Il tutto per condurci all'esperienza della crema e dei fichi. Wow, direbbe l'Ambasciatore Terry Hughes. Il tutto per circa €20,00 in enoteca per la bottiglia da 0,50 l.
  • Tenuta Poggio Verrano (Toscana)
    Dròmos IGT Maremma Toscana 2004
    Seconda vendemmia per la "creatura" di Francesco Bolla, veronese e "pendolare" del vino in Toscana per seguire i 27 ettari della propria tenuta in Maremma, a Montiano (GR). Uno dei migliori rossi tra quelli degustati a Rapallo: equilibrato e fruttato. Ben cinque le uve che contribuiscono al Dròmos: Sangiovese e Alicante  per le "indigene", Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot per le "internazionali". Non costa pochissimo, per essere alla seconda annata: lo trovate a circa €40,00 in enoteca.

Ridotta al minimo la rappresentanza dalla Francia, ma di ottima qualità i vini delle due aziende degustate, dei quali segnalo soprattutto:

  • Chateau Mas Neuf (Costières de Nîmes, Rhone, Francia)
    Cuvée Compostelle Blanc 2006
    Luc Baudet, vigneron a Gallician (poco lontano da Arles e Nîmes), elabora uve Roussanne 90% e Viognier 10% per realizzare questo campione di freschezza e piacevolezza. Poi ti dice che l'affinamento di questo vino comporta un 6 mesi di permanenza in barrique usate di Sauternes. Anzi, precisa, di Chateau d'Yquem... A €10,00 al consumatore.
  • Domaine Pierre Usseglio & Fils (Châteauneuf-du-Pape, Francia)
    Châteauneuf-du-Pape Cuvée de Mon Aïeul 2004
    Grenache 85%, Syrah 5% e Cinsault 10%
    . Ottimo esemplare nella versione a soli tre vitigni. Questa famiglia piemontese trapiantata a Châteauneuf-du-Pape negli anni '30 lavora proprio bene. Questa cuvée proviene da un crù di circa 2 ettari, con rese bassissime (27 hl/ha.). La trovate a circa €36,00 in enoteca.

Concludo il post a notte fonda. Fra pochi minuti partirò per un "viaggio-studio" a Jerez de la Frontera, Spagna, terra andalusa, patria di cavalli e dello Sherry. Colà, a studiare lo Sherry, si recherà una delegazione di enologi dell'Assoenologi del Veneto Occidentale, accompagnata da una pattuglia di giornalisti e dal vostro Aristide. Se troverò accesso alla grande rete, avrete presto mie notizie. Viceversa, mi rileggerete da lunedì 11 giugno.

Adiós.

Jerez de la Frontera

Siccità, piove sull'emergenza