Francia e Italia "naturalmente" unite?

Si è appena svolto a Fornovo di Taro (PR) un interessante incontro denominato "Vini di Vignaioli / Vins des Vignerons", convegno, degustazione e vendita di vini italiani e francesi. Numerosi i produttori italiani e francesi presenti, tutti uniti a convegno dalla comune adesione alla viticoltura non-intervenzionista (ohibò! questo termine è assolutamente nuovo per noi).
Ne parlano diffusamente coloro che vi hanno partecipato. Diamo quindi a loro la parola:

L'articolato mondo dei produttori dedicati al vino naturale, vero, biodinamico, biologico, non-omologato, no-global (queste le prime definizione che ci vengono alla mente) sta cercando di trovare una piattaforma tecnica (tecniche di viticoltura, vinificazione) e commerciale (nuove forme di distribuzione, canali commerciali alternativi) per consolidare e sviluppare le varie esperienze acquisite e in corso d'opera. Non sarà ancora una rivoluzione, ma ad Aristide par di capire che, pur tra luci e ombre, i fermenti per qualcosa di interessante sono in piena azione. E questo incontro tra la cultura "alternativa" del vino italiana e francese potrebbe portare a sviluppi inattesi.

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